Gesti quotidiani

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Visioni ridotte

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In_pianta

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12 scrittrici

Trittici «… è come se gli oggetti quotidiani fossero per lei sempre prigionieri dei ricordi. Possiedono una loro intimità, una storia che è il caso di narrare. Con uno scatto, Sveva entra nello spazio che li circonda per sottrarli allo scorrere del tempo e, appunto, alla dimenticanza: l’immagine cristallizzata – ieri un divano o un … Continue reading 12 scrittrici

Move

Sveva’s magic eye Once we were objects, now we are things. Once we were footprints of life destined to vanish; now we are messengers of time. Once we were stains, dapples, vulgar smirches, mute marginal and obsolete presences, incurable wounds on unattended remains; We are now footsteps of surviving memories stolen to oblivion, thin traces … Continue reading Move

Una foto al giorno

[…]“Her objects turn into something different, changing their usual shape: stacked chairs draw lines, rotten lemons turn into sumptuous still life paintings, stairways become key ocks, plastic bottles look like Murano glasses. Visual perception is the main subject of these shots: it is inserted in the world, in the light variations, in the flow of … Continue reading Una foto al giorno

Le forme dell’assenza

Negli scatti di Sveva Bellucci si sovrappongono motivi ed indicazioni antitetici: innanzitutto il soggetto delle sue fotografie, dove l’evocazione dell’essere si palesa attraverso la sua assenza, mentre, parallelamente, prende forma il contrasto tra la stasi della materia, che ha subìto passivamente il movimento di chi vi dormiva, e l’immobilità del sonno, opposta, questa, all’azione dell’alzarsi … Continue reading Le forme dell’assenza

Il dettaglio di un gesto

FotografiaFestival Roma VII edizione Il nostro occhio deve costantemente misurare, valutare. Noi modifichiamo le prospettive con una leggera flessione delle ginocchia, provochiamo coincidenze di linee con il semplice spostamento della testa di una frazione di millimetro, ma tutto ciò può farsi solo alla velocità di un riflesso… (Henri Cartier-Bresson) Intorno al 1840, quando è nata, la … Continue reading Il dettaglio di un gesto

Sguardi particolari

Palazzo Chigi/Ariccia We are used to walk the corridors of the museums from one room to another guided by the lights; painting after painting, along preconcerted paths, our sight is captured by anything standing in frontof us. Here, the Museum as a “prearranged space” disappears and Palazzo Chigi photographed in daylight reveals its nature of … Continue reading Sguardi particolari